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LA SCUOLA CANTÙ NUOVA CASA PER I 350 STUDENTI DEL CPIA MILANO 4

Pubblicato il 18/03/2023

Taglio del nastro questa mattina per la nuova sede del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti Milano 4 al piano rialzato della scuola Cantù, che dall’inizio della settimana ospita i 350 studenti del Centro. L’assegnazione degli spazi è stata decisa dall’amministrazione comunale nel novembre 2021 e la loro apertura si rende possibile a seguito degli interventi di riqualificazione che hanno garantito l’agibilità dell’edificio e l’adeguamento alle norme in vigore.

 «Oggi completiamo un percorso cominciato dall’amministrazione Centinaio, che decise di portare a Legnano il CPIA, dotandolo di una sede finalmente adeguata alle sue esigenze - commenta il sindaco Lorenzo Radice. L’inaugurazione della sede del CPIA è il risultato della nostra politica di rigenerazione urbana; una rigenerazione complessiva, che valorizza un immobile storico del nostro patrimonio come la scuola Cantù, rimasta chiusa per oltre dieci anni, mettendolo a disposizione di un servizio importante come il CPIA frequentato da 350 fra studenti e studentesse. Questo plesso, inoltre, è pronto ad arricchirsi ulteriormente, con il probabile arrivo di altre realtà nei prossimi mesi, di proposte e di occasioni di incontro e socializzazione per gli abitanti del quartiere Legnarello e per tutti i legnanesi, nello spirito di una città autenticamente policentrica».

  Il CPIA Milano 4, oltre la sede di Legnano, che ospita dirigenza e amministrazione, comprende le sedi di Rho, Magenta e della casa circondariale di Bollate. I suoi iscritti si dividono fra i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e i percorsi di primo livello, suddivisi fra quello finalizzato a conseguire il titolo di studio del primo ciclo di istruzione e quello per acquisire competenze di base connesse all’obbligo scolastico. Il Centro è aperto, da lunedì al venerdì, dalle 9 alle 21, e vede il mattino la presenza prevalente di donne straniere e di giovani che devono conseguire la certificazione dell’obbligo scolastico, nel pomeriggio di uomini. Sei sono le aule destinate all’attività didattica, di cui una multimediale; tutte sono dotate di lavagna digitale. Altri ambienti sono dedicati all’accoglienza e allo sportello psicologico, un servizio aperto agli studenti e al personale.

«All’attività scolastica bisogna riconoscere, con strutture all’altezza, la dignità che merita -nota Ilaria Maffei, assessora alla Comunità inclusiva, ed è per questo che come amministrazione siamo impegnati a intervenire con investimenti molto significativi sugli istituti cittadini per garantire a studenti e docenti ambienti migliori e più accoglienti in cui passare buona parte della giornata. Con la nuova sede del CPIA facciamo un salto di qualità offrendo a studenti e docenti ambienti più spaziosi e consoni alle loro necessità rispetto alla sistemazione precedente. Siamo consapevoli dell’importanza e della delicatezza del compito svolto dal Centro che, con un’offerta formativa differenziata, si occupa di giovani ragazzi che hanno interrotto il percorso scolastico canonico e di nuovi cittadini che, a vari livelli, devono apprendere e padroneggiare la nostra lingua per inserirsi meglio nella nostra comunità. In questo senso il CPIA adempie in pieno a quel ruolo istituzionale cui è chiamata la scuola: promuovere una società più giusta ed equilibrata, una società nella quale ciascun individuo ha le stesse opportunità indipendentemente dalla situazione di partenza; una società più democratica e inclusiva»

 La storia: l’edificio fu realizzato, sulla spinta dell’incremento demografico a Legnano fra ‘800 e ‘900, per far fronte alla necessità di garantire l’istruzione obbligatoria, un bisogno cui le soluzioni fin lì trovate in locali presi in affitto dall’amministrazione comunale non avevano dato una risposta adeguata. La costruzione avvenne d’urgenza tra 1903 e 1904 nel quartiere di Legnanello su progetto dell’ingegnere comunale Renato Cuttica e dell’architetto Enrico Brambilla dell’omonima impresa di costruzioni che lo realizzò. Il nuovo edificio, composto da un corpo a pianta rettangolare a due piani affacciato su via Cantù, richiamava nei prospetti la sobrietà dell’ospedale civile di Legnano, i cui protagonisti della costruzione erano i medesimi, con zoccolo in cemento, facciate dalle linee semplici in mattoni a vista con fasce in cemento liscio a contorno di ampie aperture. Dotato di impianto di riscaldamento, campanelli elettrici e modernamente concepito, ospitava dieci aule disimpegnate da ampi corridoi, oltre ai servizi igienici posti in testata; nell’edificio furono utilizzati per la prima volta solai in cemento armato. Nel 1907, vista l’urgente necessità di nuove aule scolastiche essendo insufficienti quelle esistenti, l’edificio fu ampliato con 4 nuove aule verso via Foscolo. Nel 1914, però, la carenza di aule non era ancora risolta, tanto che si rese urgente provvedere a un ulteriore ampliamento con l’aggiunta di ulteriori 4 aule lungo via Foscolo, raddoppiando così il primitivo fabbricato, oltre alla realizzazione di un salone-palestra nel cortile, le cui facciate furono chiuse nel 1928 da serramenti in ferro e vetri, e che fu dotato di impianto di riscaldamento per assicurare l’educazione fisica anche durante la stagione invernale. In questo modo si ottenne una planimetria ad L, dove il lato non edificato garantiva una miglior esposizione e ventilazione e nel recinto trovavano spazio la palestra e il cortile, nel quale furono piantati filari di tigli. L’edificio fu utilizzato come scuola elementare sino agli anni Ottanta, restò chiuso per qualche tempo fino agli inizi degli anni Novanta quando fu concesso in comodato d’uso alla Provincia di Milano come succursale dell’istituto Carlo dell’Acqua sino al 2012. Sulla Cantù, negli ultimi anni, sono stati realizzati interventi, in un’ottica di reimpiego, che hanno dapprima dotato l’edificio di scale e impianto antincendio, adeguato gli impianti elettrici e lo hanno riqualificato sotto il profilo illuminotecnico. Con il successivo progetto di riqualificazione da 930mila euro si è garantita l’agibilità dell’edificio e provveduto all’adeguamento alle norme su prevenzione incendi, contenimento energetico ed eliminazione delle barriere architettoniche.