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DA EX BAGNI PUBBLICI A MUSEO SUL TEMA ACQUA; LA GIUNTA APPROVA IL PROGETTO ESECUTIVO PER LA RIGENERAZIONE DEL COMPLESSO DI VIA PONTIDA

Pubblicato il 30/05/2023

Dall’originaria vocazione di bagni pubblici con tanto di palestra a inizio Novecento a sede di associazioni in anni più recenti a prossimo museo tematico sull’acqua per bambini e famiglie: la giunta comunale ha approvato i progetti esecutivi per la riqualificazione, l’arredo e l’allestimento museale del complesso di via Pontida.

  La riqualificazione del complesso, su progetto redatto dallo Studio Amati srl di Roma, si configura come un intervento di rigenerazione che si realizza sotto diversi aspetti:

  • il restauro conservativo, concordato con la Soprintendenza trattandosi di edifici vincolati, prevede il recupero e il risanamento di tutte le strutture murarie, lignee, cementizie e decorative degli edifici
  • la messa in sicurezza strutturale degli immobili che, a seguito delle indagini effettate sui due edifici, hanno evidenziato la necessità di interventi più massicci in termini di conservazione per l’ex palestra che presenta i segni di degrado più evidenti
  • la riduzione dei consumi energetici che, in ottemperanza alle richieste del bando europeo, deve garantire un risparmio di 10,4 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio). Dopo l’intervento il risparmio garantito sarà superiore ai 15 TEP, risultato reso possibile dalla sostituzione dei serramenti esistenti con nuovi performanti sotto il profilo energetico e dall’impiego di pompe di calore (per riscaldamento e raffrescamento) con alte prestazioni energetiche che non ricorrono a fonti fossili
  • la sostenibilità idraulica, che sarà ottenuta eliminando le strutture nel cortile che sarà completamente deimpermeabilizzato e dove saranno realizzati tre pozzi in ottemperanza al principio di invarianza idraulica concordato con AIPO
  • le perfomance acustiche richieste dall’attività museale sono state indicate da uno studio che ha riguardato sia le emissioni all’interno dell’edificio sia all’esterno

 

«Quello che interesserà il complesso di via Pontida è un intervento di rigenerazione urbana integrale su oltre 3mila metri quadrati, che riqualifica due edifici storico identitari di Legnano restituendoli alla cittadinanza come luogo di apprendimento, divertimento e socializzazione, in primo luogo per i bambini e le loro famiglie -sottolinea Marco Bianchi, assessore alla Città bella e funzionale. Si tratta di un altro tassello del patrimonio comunale che andremo a recuperare grazie anche ai fondi del PNRR e che valorizzeremo trasformandolo, in virtù della sua nuova vocazione, in un luogo in grado di richiamare l’interesse di un territorio più ampio».   

Il progetto creativo di arredo e allestimento museale, redatto da Pleiadi srl di Rovereto, darà vita a un luogo interattivo ad alto contenuto esperienziale in ambito STEAM, l’approccio interdisciplinare per l’apprendimento delle materie matematiche, scientifiche e tecniche, dove i bambini potranno manipolare, osservare, imparare e conoscere in sicurezza e divertendosi. Il tema dell’acqua sarà declinato in tutte le sue implicazioni fisiche, chimiche e biologiche e presentato con un linguaggio che si adatterà all’età e al grado di conoscenze dei diversi visitatori. Il percorso museale si articola nei due edifici del complesso.

L’edificio ex bagni pubblici (attuale sede della Croce Rossa di Legnano) costituirà l’ingresso con

  • uno spazio per l’accoglienza, dotato di biglietteria e bookshop
  • una sala “Trame”, dedicata alla narrazione e alla lettura
  • un’area 0 – 3 anni
  • uno spazio per piccoli spettacoli, dimostrazioni, incontri e laboratori (al piano superiore)
  • un bar con dehor

Questi spazi saranno aperti anche a chi non acquisterà il biglietto di ingresso al museo.

L’edificio ex palestra presenterà:

  • uno spogliatoio dove obbligatoriamente si lasceranno le scarpe; il museo sarà, infatti, visitabile solo con i calzini o con dei calzini di silicone forniti dal museo stesso per una migliore esperienza con l’elemento acqua

 

  • una mostra permanente di installazioni dedicate all’acqua, sia analogiche sia digitali, con grandi esperimenti che tutti potranno provare liberamente, ma soprattutto dove è presente un grande percorso interattivo dedicato al ciclo dell’acqua: un cammino che comincia dai monti e finisce al mare. Saranno presenti una bubbles room e il muro dell’acquedotto
  • al primo piano (ballatoio) installazioni dedicate all’acqua sotto forma di vapore, dove si scopriranno le diverse tipologie di nuvole, i loro movimenti e le cause che li determinano
  • uno spazio mostre temporanee per lo svolgimento di mostre-gioco sui temi inerenti all’attività del museo che variano sulla base della programmazione annuale. Questo spazio è il risultato di un’attività di coprogrammazione svolta con alcune realtà del territorio: Spazio Ars, Teatro junior, Stripes ed Energicamente
  • un tube lab, letteralmente il “laboratorio del tubo”, uno spazio in cui i visitatori potranno cimentarsi nella costruzione e conduzione di esperimenti scientifici, attrezzato con strumentazioni per condurre attività STEAM sui temi dell’acqua e non solo

Caratteristica del museo sarà l’inclusività che interesserà tutti gli aspetti, dall’abbattimento delle barriere architettoniche ai colori e ai testi, dai font alla descrizione sonora di alcune installazioni. Un altro fattore imprescindibile in un museo rivolto innanzitutto a un target di bambini e ragazzi è la disposizione dei vari banner e mascotte e cartelli ad altezza di bambino.

Il cortile sarà riqualificato con l’eliminazione dei manufatti oggi esistenti e il rifacimento in erba del fondo.

La scelta del nome del museo avverrà attraverso un percorso partecipativo con le scuole che sarà attivato dal prossimo anno.

 «Questo museo è posizionato in una zona della nostra città che vede la presenza di molti servizi per l’infanzia e rappresenta un altro tassello nella costruzione di quella Città dei Bambini che siamo impegnati a realizzare -commenta l’assessora alla Comunità inclusiva Ilaria Maffei. Ci sono diverse ragioni che ci hanno fatto propendere per l’acqua come tema guida di questo museo, dalla vicinanza al fiume, alla storia di questi edifici, dalle attività manifatturiere che si sono sviluppate a Legnano con la rivoluzione industriale all’importanza cruciale dell’elemento acqua per la sopravvivenza del pianeta, ma anche per gli aspetti didattici: l’acqua è, infatti, un argomento che va a toccare le materie STEAM e che si può affrontare a età diverse e a diversi livelli di conoscenza. Ma il museo sarà anche una struttura aperta alla città; lo spazio dedicato alle mostre temporanee ospiterà anche le attività delle scuole e delle associazioni del territorio, mentre l’edificio fronte strada ospiterà uno spazio per attività dedicate a bambini e genitori sempre legate al tema dell’acqua e all’apprendimento a ingresso libero e un bar, la cui attività sarà strettamente legata alla vocazione del museo».

L’intervento ha un importo complessivo di 4 milioni 770mila euro, di cui 2 milioni 975mila euro finanziati con fondi PNRR (Programma di Interventi “Come-in ? spazi e servizi di inclusione per le comunità metropolitane”), 695mila euro da risorse di bilancio e 1 milione 100mila euro attualmente coperto da mutuo. L’accensione del mutuo si è resa necessaria a seguito dell’aumento dei costi dovuto al rincaro dei materiali, per far fronte al quale l’amministrazione comunale ha presentato richiesta di finanziamento al Fondo opere indifferibili (FOI) procedura ordinaria con l’obiettivo di recuperare risorse per estinguere nel più breve tempo possibile il mutuo stesso. Il Comune ha già provveduto alla pubblicazione della gara per l’aggiudicazione dei lavori come pure è già stata pubblicata la procedura per l’aggiudicazione per la fornitura degli arredi. L’apertura delle buste si terrà intorno alla metà di giugno e l’aggiudicazione dei lavori entro il 30 luglio. La durata dei lavori è fissata in 540 giorni consecutivi. L’obiettivo è concludere gli interventi nella primavera 2025.