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FITOSANITARIA - TARLO ASIATICO

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In Lombardia si va diffondendo dal 2000 un insetto innocuo per l'uomo ma molto dannoso per gli alberi, denominato “Tarlo asiatico”, per la sua area di provenienza (nome scientifico: Anoplophora chinensis)

Si tratta di un coleottero pericoloso per molte specie di latifoglie ornamentali, arboree e arbustive che popolano ecosistemi sia forestali che urbani.

 

MORFOLOGIA:

Uovo: molto simile, per dimensioni e forma, a un chicco di riso è di colore bianco-crema;

Larva: a maturità raggiunge la lunghezza di 45-55 mm è di colore giallo con il capo appiattito e brunastro. Possono restare all’interno della pianta uno o due anni prima di diventare adulti;

Adulto: di colore nero con macchie bianche sul dorso. Lungo 25-35 mm con lunghe antenne, che nel maschio sono lunghe due volte il corpo.

In genere sono due le specie di Anoplophora: l’Anoplophora chinensis e l’Anoplophora glabripennis. Nell’Anoplophora chinensis in particolare, gli adulti appena sfarfallati si nutrono della corteccia dei nuovi rametti apicali.

Raggiunta la maturità si accoppiano e la femmina depone le uova effettuando delle incisioni alla base del tronco o sulle radici affioranti.

Alla schiusa delle uova le larve scavano delle gallerie di alimentazione all’interno del tronco e delle radici affioranti, provocando delle fuoriuscite di segatura dalle incisioni effettuate dalle femmine per ovodeposizione.

La larva si impupa in prossimità della corteccia.

Completata la metamorfosi gli adulti fuoriescono dal tronco provocando dei fori di uscita perfettamente circolari di diametro di 15 mm in vicinanza dei punti di ovideposizione.

 

SINTOMI E DANNI

Le piante attaccate dal Anoplophora chinensis sono: Aceri, Ippocastani, Ontani, Olmi, Betulle, Faggi, Carpini, Lagestromie, Meli, Peri, Platani, Pioppi, Lauroceraso, Agrumi, Corniolo, Nocciolo, Biancospino, Cotonastro, Salice, Rosa.

I sintomi sono costituiti dai mucchietti di segatura prodotta dalle larve mentre producono i fori di sfarfallamento e dalle scortecciature provocate dagli adulti mentre si nutrono dei giovani rametti.

I danni maggiori sono provocate dalle larve mentre scavano le gallerie per nutrirsi del legno che si sommano a quelli provocati dagli adulti quando producono il foro d’uscita. Entrambi possono fungere da vie d’ingresso per i marciumi secondari con conseguente deperimento della pianta.

 

CONTROLLO

Il controllo ad oggi è basato sull’abbattimento delle piante colpite e la distruzione di tutto l’apparato radicale con apposite macchine trituratrici con l’obbligo di incenerire il legname delle piante abbattute, in quanto l’insetto riesce a completare il ciclo di sviluppo anche in un singolo pezzo di legno o di radice.

Regione Lombardia ha predisposto in collaborazione con ERSAF un programma di sorveglianza del territorio e di abbattimento delle piante colpite, attualmente l’unica modalità conosciuta per contenere la diffusione dell’insetto.

 

 

PER COLLABORARE ALLA CAMPAGNA DI AVVISTAMENTO:

se vedi il Tarlo asiatico, segnala immediatamente la sua presenza:

chiamando gratuitamente il numero verde di Regione Lombardia 800.318.318

oppure scrivendo a:

 

SERVIZIO FITOSANITARIO DELLA REGIONE LOMBARDIA: Tel: 02 67404860

tarloasiatico@regione.lombardia.it

ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste

anoplophora@ersaf.lombardia.it

 

 

 


Documenti / Moduli / Regolamenti disponibili: